Italia investita da un’ondata di caldo estremo con l’anticiclone Pluto. Previsti 40°C al Centro-Nord, ma anche temporali violenti e grandine.
L’Italia è alle prese con un’ondata di caldo africano tra le più intense degli ultimi anni, generata dall’anticiclone subtropicale Pluto. Le temperature sono in costante ascesa e il fine settimana promette di segnare nuovi record. Il termometro raggiungerà infatti i 40°C non solo al Sud e in Sardegna, ma anche in numerose città del Centro-Nord, tra cui Firenze, Bologna e Cremona. Ma l’intensità del calore non si limiterà solo alle ore diurne: le minime notturne difficilmente scenderanno sotto i 25°C, accentuando ulteriormente la sensazione di afa.
Caldo e umidità diventano energia per temporali violenti
Il caldo intenso e l’umidità elevata stanno caricando l’atmosfera di energia. Come spiegato da Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it, tra giovedì pomeriggio e venerdì mattina l’instabilità atmosferica potrà generare temporali molto forti con grandine, specialmente nelle regioni del Nord-Est. L’aria calda, salendo in quota, alimenterà correnti verticali che favoriranno la formazione di nubi temporalesche. Queste correnti sono capaci di sollevare chicchi di ghiaccio fino a 10 km di altezza, che poi precipitano violentemente al suolo. Si tratta di fenomeni particolarmente insidiosi perché imprevedibili e localizzati, ma potenzialmente molto dannosi.
Le temperature continueranno a salire anche nei giorni successivi. Se in alcune aree si toccheranno i 40°C, in altre si resterà sui 37–38°C, ma con tassi di umidità così elevati da far percepire valori ancora più alti. L’afa sarà protagonista assoluta e nemmeno la notte offrirà tregua, rendendo il riposo difficile e aumentando i rischi legati alla salute, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Allarme ghiacciai: lo zero termico sopra i 5200 metri
Un altro dato che desta forte preoccupazione è l’altezza dello zero termico, prevista oltre i 5200 metri tra sabato e domenica. Questo significa che nemmeno le vette più alte delle Alpi, come il Monte Bianco (4.806 metri), registreranno temperature sotto lo zero. Un’anomalia climatica che evidenzia ancora una volta la crisi dei nostri ghiacciai alpini, sempre più ridotti e fragili. L’assenza di gelate anche in alta quota potrebbe infatti accelerare lo scioglimento, con effetti a catena sull’ecosistema montano e sulle risorse idriche.
Nei prossimi giorni il tempo si manterrà stabile e molto caldo in tutta Italia. Giovedì il Nord vedrà i primi temporali violenti, mentre il Centro e il Sud saranno investiti da un caldo intenso e persistente. Venerdì la situazione resterà simile, con massime fino a 39°C al Centro. Sabato, il clima continuerà ad essere torrido ovunque, con punte fino a 38°C e un’afa opprimente in molte aree interne.
La tendenza per luglio lascia pochi dubbi: il caldo africano potrebbe continuare senza sosta, accompagnato da episodi temporaleschi localizzati soprattutto in montagna. Un’estate che si annuncia estrema e che ci invita a riflettere seriamente sui segnali sempre più evidenti del cambiamento climatico.
